Testo dell’intervento del 3 Febbraio 2010, tratto dal sito www.antoniodipietro.it
Sig. Presidente del Consiglio,
oggi Lei e la sua maggioranza vi accingete ad approvare una leggina con cui stabilite che Lei e si suoi Ministri – per il semplice fatto che ricoprite tali cariche – potete decidere a vostro piacimento di non recarvi in Tribunale se un giudice penale vi chiama a rendere conto del vostro operato.
Si vergogni, sig. Presidente del Consiglio, per la Sua ennesima scelta immorale ed anticostituzionale!
Solo in un Paese barbaro e dittatoriale si può immaginare che un Presidente del Consiglio, poiché egli stesso è sotto processo, si fa fare una legge apposita per non farsi processare.
Ma che dico: si fa fare decine e decine di leggi a seconda del bisogno, raggirando di volta in volta la Costituzione italiana e la buona fede degli elettori.
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine e lei, Presidente del Consiglio, rappresenta il peggior Capo del Governo che la storia repubblicana italiana possa ricordare.
Lei è peggio del suo sodale di un tempo, quel Bettino Craxi – che da Capo del Governo pure Lui – prima le ha venduto a suon di miliardi di lire il sistema televisivo italiano e poi, macchiatosi di gravi reati (come Lei, d’altronde), ha avuto – lui – almeno la vergogna di darsi alla latitanza.
Lei, invece, no. Lei è qui. Lei ha trovato una soluzione ancora più spudorata.
Lei – sig. Presidente del Consiglio che non c’è – ha utilizzato i canali televisivi che ha comprato grazie a Craxi, per confondere e illudere gli elettori italiani e così venire in Parlamento con un manipolo di suoi sodali e farsi le leggi che le sono servite e le servono per risolvere i suoi guai giudiziari e per manipolare le sue fortune finanziarie.
Sono ormai numerose le “leggi personali” che Lei si è fatto fare ed altre le ha già fatte mettere in cantiere dalla sua asservita maggioranza, pronta ancora una volta ad abbassare il livello della propria dignità per non perdere la poltrona.
Mi riferisco alla odierna “doppietta” che ora avete messo in cantiere: la legge sul legittimo impedimento alla Camera e la legge sul “processo breve” al Senato.
Anche i bambini possono rendersi conto che il processo è breve se in breve tempo si fa.
Se invece, si decide che dopo un certo tempo non si deve fare più, si chiama “processo interrotto”, con buona pace di tutti coloro che chiedono ed attendono giustizia.
Se davvero volete che il processo sia breve, allora fornite più mezzi, più strutture e più risorse alla giustizia, invece di togliergli anche il minimo essenziale.
La legge sul processo breve è – a differenza delle altre leggi ad personam – non solo una beffa alla giustizia ma anche un danno alla collettività perché – per salvare alcuni della casta dai processi – si lasciano fuori dalle patrie galere migliaia di delinquenti e soprattutto non si assicura giustizia alle parti lese che finora dovevano aspettare anni e d’ora in poi dovranno rassegnarsi a morire senza mai ottenere giustizia.
Ma oggi in quest’Aula sta succedendo qualcosa di più e di veramente umiliante per le istituzioni!
Oggi, sig. Presidente del Consiglio, Lei sta chiamando in correità al suo progetto criminoso, anche tutti i suoi Ministri.
Lei ha chiesto ad i suoi Ministri di venire oggi tutti in Aula per votare anche loro questa legge.
Ma, buon Dio, stiamo parlando di una legge che riguarda proprio i Ministri, oltre che Lei, Presidente Berlusconi. Una legge che in futuro permetterà anche a loro di sfuggire ai processi penali durante tutto il loro mandato!
In un Paese serio ed in uno Stato di diritto, sarebbe uno scandalo assistere a Ministri che non si vedono mai in Aula – e voi, Ministri del Governo Berlusconi, non venite quasi mai in Parlamento – salvo presentarvi proprio oggi per votare la norma che interessa voi stessi!
Ah già! Questa volta il vostro capo è stato magnanimo e voi dovete far finta di assecondarlo: ha pensato anche a Voi e alla vostra impunità e non solo alla Sua.
Tutto ciò non è solo la manifestazione plateale di un evidente conflitto d’interessi ma è anche la riprova di una malattia etica che – sulla scia dei cattivo esempio offerto da Berlusconi – sta contagiando tutto il Governo e rischia di contagiare tutto il Paese.
Lei, Presidente Berlusconi, è il responsabile ed il mandate di tutto ciò.
Lei sta ballando sul fuoco della disperazione e della rivolta sociale.
Mentre lei se la ride alla Nerone maniera, milioni di persone stanno perdendo tutti i giorni il proprio lavoro e migliaia di aziende stanno chiudendo i battenti.
Ma il tempo della resa dei conti, per fortuna, si avvicina anche per Lei Presidente Berlusconi, perché stia pur certo che il morso della fame e dell’incertezza sta inducendo milioni di italiani a ripensare e considerare mal riposta la fiducia che finora hanno avuto nei suoi confronti.
Noi – può starne certo – faremo il possibile per svegliare le coscienze e accrescere la conoscenza degli italiani sulla sua persona affinché possano impegnarsi per disarcionarla dalla sella di comando prima che sia troppo tardi.
E quando dico noi, non mi riferisco a fantomatici ed inesistenti servizi segreti stranieri che avrebbero mosso o muoverebbero le nostre mani per far cadere ora il Suo Governo e prima quello del suo padrino politico Craxi.
Mi riferisco a tutti quei cittadini italiani che non vogliono abboccare all’amo dei ricatti e dei dossieraggi che Lei, Presidente Berlusconi, è tanto bravo ad ordinare e sfruttare per raggiungere i suoi privati obiettivi.
Obiettivi che anche questa volta abbiamo capito per tempo (e che sventeremo con forza).
Lei vuole alzare un polverone di fango sull’inchiesta di Mani Pulite per far ingoiare all’opinione pubblica il ripristino del famigerato art. 68 della Costituzione, in modo da garantire per sempre l’impunità a tutti parlamentari.
No, Presidente Berlusconi: noi di IDV non ci arrendiamo nemmeno di fronte ai ricatti e per questo votiamo convintamene No anche a quest’altra sua legge-porcata!